giovedì 11 agosto 2022

M'illumino d'immenso

“L’intero universo delle proteine”, “Abbiamo determinato la struttura di tutte le proteine”, “Niente sarà più come prima” e altri titoloni del genere hanno illuminato d’immenso la rete, rimbalzando da un profilo social all’altro, almeno nella bolla dei miei contatti. Purtroppo, non è stato lo stesso nel mondo dei media tradizionali: giornali (se non quelli specialistici) e televisioni erano troppo impegnati a seguire i valzer della campagna elettorale che sta rallegrando o intristendo queste calde giornate estive, secondo i punti di vista. Nel mio caso, mi spinge a spegnere tutto e uscire di casa. Il clamore social però si riferisce ad un nuovo gigantesco passo compiuto dall’intelligenza artificiale e in particolare dall’ormai noto AlphaFold di DeepMind: ha predetto la struttura di circa 200 milioni di proteine. 200 milioni: una cifra non è però indicativa se non è accompagnata da un confronto. E, per confronto, possiamo prendere il Protein Data Base che contiene, al momento, circa 200mila strutture determinate e risolte con metodi sperimentali, ovvero l’uno per mille delle strutture predette da DeepMind. In altre parole, vuol dire che i gingilli con cui ci siamo divertiti finora nelle nostre simulazioni al computer vanno ora moltiplicati per mille: si tratta davvero di esplorare l’intero universo attraverso un balzo in quello che qualche anno fa sarebbe stato considerato l’iperspazio. E per un bambino degli anni ’70 il salto nell’iperspazio si fa a bordo del Millennium Falcon, quindi userò i personaggi di Guerre Stellari per esprimere i miei punti di vista in proposito.