sabato 11 marzo 2023

Miti e leggende della biofisica computazionale

L'ispirazione per questa puntata del blog è un recente articolo firmato da ricercatori del Centro Riken per le Scienze Computazionali in Giappone e del blasonato ETH di Zurigo, apparso online, ma non su una vera e propria rivista scientifica. Gli articoli online non hanno passato il vaglio di ricercatori pari grado e quindi non c'è mai molto da fidarsi di quanto contengono, a meno che non provengano però da autori già noti nel campo e, naturalmente, a meno che l'intenzione degli articoli stessi non sia tanto quella di rendere pubblica una ricerca, ma magari aprire un dibattito, anche con toni umoristici, come riportano gli autori. Ora, non è immediatamente chiaro quanto possa essere divertente leggere un articolo sui miti e le leggende del calcolo ad alte prestazioni, ma il campo è popolato da personaggi che trovano divertente prenotare un tavolo da 4 persone quando ce ne sono cinque perché contano come nel linguaggio di programmazione C, ovvero partendo da zero. Non è neanche molto facile capire le domande che l'articolo pone, perché alcune sono di carattere molto tecnico. Tuttavia mi è piaciuta l'idea e mi è piaciuto il tono, per cui mi sono posto anche io la stessa domanda, ovvero: quali sono i miti e le leggende della biofisica computazionale? Naturalmente la mia lista è molto parziale e limitata alla mia esperienza sul campo, però chissà... magari in qualche futura puntata del blog mi verrà voglia di aggiornarla o di rispondere ad alcune delle domande che lancio oggi. Comincio, allora, in questo mese con tre miti e leggende, nell'ordine in cui mi sono saltati in testa.