lunedì 11 novembre 2024

I premi Nobel, la legge di Amara e il ciclo Gartner

Sono stati assegnati da pochissimo i premi Nobel per la Fisica e per la Chimica del 2024: entrambi celebrano i progressi nell'intelligenza artificiale (AI) e nei metodi computazionali che hanno profonde implicazioni per le scoperte scientifiche. Scherzando, ho detto che i Nobel sono stati assegnati da ChatGPT e anche sui social in effetti è comparso il meme con il Nobel per la letteratura assegnato proprio alla piattaforma che permette di dialogare con l'intelligenza artificiale come se fosse davvero un altro essere umano, dotato di saggezza e onniscienza. Con le dovute cautele, naturalmente. 
Il Nobel per la Fisica è stato assegnato a John Hopfield e Geoffrey Hinton per i loro lavori pionieristici sulle reti neurali artificiali. La ricerca di Hopfield ha introdotto i modelli di memoria associativa ed è per me un ricordo molto caro, dato che la mia modestissima tesi di laurea verteva proprio su questo argomento, con uno studio che tentava di trovare analogie con il comportamento del cervello umano nell'elaborare i ricordi attraverso i sogni e nei meccanismi ossessivi. Del resto, a 23 anni potevo anche sognare. E a 51 in realtà non ho ancora smesso. Sulle ossessioni preferisco sorvolare... Hinton ha invece contribuito con lo sviluppo della cosiddetta "macchina di Boltzmann", che ha aperto la strada a quello che oggi chiamiamo "machine learning" o apprendimento automatico. Il machine learning ha in effetti permesso ai sistemi di AI di riconoscere e generare schemi. Entrambi i contributi sono stati considerati fondamentali per le applicazioni di machine learning moderne, dimostrando come i modelli basati sulla fisica possano trasformare l'elaborazione dei dati e il riconoscimento di schemi ripetuti o pattern.