Immaginate di avere un computer così potente che, oltre a risolvere complessi problemi scientifici, potrebbe anche dirvi quante volte avete dimenticato le chiavi... e quante probabilità ci sono che succeda di nuovo. Ecco, questo è il calcolo esascala: la nuova frontiera tecnologica che sta rivoluzionando il mondo della biofisica computazionale.
In un recente articolo pubblicato su Biophysical Journal, Marcelo Melo e Rafael Bernardi ci portano in un viaggio attraverso le incredibili opportunità e le sfide di questa tecnologia, spiegando cosa significhi questa rivoluzione per la biofisica computazionale, il ramo della scienza che usa i supercomputer per studiare i segreti più profondi della vita, come il comportamento delle proteine, il funzionamento delle cellule o perché il nostro corpo insiste a volerci svegliare prima della sveglia: no, quella è l’ansia, la conosco bene!
Ma cosa è il calcolo esascala? Beh, se partiamo dal calcolo petascala, diciamo che l’esascala ne è il fratello maggiore palestrato: parliamo di computer in grado di eseguire un quintilione di operazioni al secondo. Per mettere in prospettiva, è come se ogni persona sulla Terra facesse un milione di calcoli... ogni secondo... contemporaneamente. Impressionante, no?