È agosto. C’è chi si abbronza, chi si tuffa in mare, chi (come me) si lamenta del caldo non appena si superano i 300 kelvin. E mentre molti si godono un meritato mojito, un gin-tonic o semplicemente l'integratore di magnesio e potassio come me, un gruppo di ricercatori ha servito un cocktail rivoluzionario: un nuovo modello di simulazione basato sull’intelligenza artificiale, veloce come un razzo e preciso come un orologio svizzero. Lo so, non sembra il tipico argomento da ombrellone, ma fidatevi: questa è roba che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui studiamo le proteine. Ed è tutto merito di una rete neurale che, al posto di cercare il Wi-Fi, ha imparato a simulare il comportamento delle macromolecole biologiche con un’efficienza che sembra spaventosa.