Per la mia generazione, questa caricatura di Corrado Guzzanti è immediatamente riconoscibile. Si tratta di “Quelo”, una specie di sacerdote di una nuova religione, una presa in giro di tutte quelle nuove spiritualità new-age che impazzavano negli anni ’90. Alla domanda del pubblico incuriosito “Da dove veniamo? Da un’altra galassia? Da Marte? Da Atlantide?” rispondeva deciso “Da Foggia”. Per poi aggiungere “non sappiamo dove stiamo andando, non sappiamo quanto stiamo andando…” L’inizio dell’anno mi è sembrato dunque un buon momento per cercare di capire un po’ “quanto stiamo andando”: in che direzione va questo 2023 per la biofisica computazionale? Per saperlo, dobbiamo fare un po’ come si fa in dinamica molecolare, ovvero allargare lo sguardo per coprire una buona parte della traiettoria e, su questa, usare Nla statistica per estrapolare i dati più significativi. Non è un’operazione facile, anche perché per fare della buona statistica è necessario avere un buon campione di dati, mentre il mio punto di vista può essere solo, necessariamente, parziale. Quanto alla statistica, poi, abbiamo gli ultimi 50 anni: non sono pochi, ma non sono neanche moltissimi, anche perché il sistema è chiaramente fuori dall’equilibrio e continuamente in transizione da uno stato all’altro, con diversi momenti di pausa e improvvise accelerate. Ci provo comunque, anche per fare il punto su quanto ha portato il 2022.